10/02/10

Memorie di un cane sentimentale. I cap.

di Cristina Taliento



(Baltimore-Street, 1923)

1948-Maryland. Il primo ricordo della mia vita è l'immagine di una luce giallognola che dondola nella metà di un filo elettrico. Ero stato fermo in quel vicolo di Baltimore per una settimana e avevo scambiato quella lampadina per mia madre. I primi due giorni ero rimasto a fissarla dal basso, rimanendo fermo ad ascoltare in estatico silenzio quel meraviglioso ronzio che produceva; il nome che le avevo dato, infatti, era molto simile a quel suono, Zzzzuuur. Ma il terzo giorno capii che dovevo sforzarmi a comunicare con l'unico essere che avevo accanto, così sciolsi le mie quattro zampe da quel nodo che non avevo ancora sbrogliato e feci un verso strano, simile quasi allo starnuto di un gatto. Quella è stata la prima volta in cui ho capito che ero dotato di una voce e che esistevo. Zzzzuuur mi guardava dall'alto immobile e, sebbene mi sentissi un po' imbarazzato, mi sforzai di riprodurre un altro verso perché ero terribilmente intenzionato ad attirare la sua attenzione. Sotto la sua debole luce mi accorsi di non essere diverso dal buio: ero nero come l'inchiostro, un piccola ombra animata che ruotava gli occhi in cerca di qualcosa. Ma cosa esattamente, non sapevo dirlo. Lasciai il vicolo quando capii che Zzzzuuur non volava come le mosche, non lanciava le bottiglie contro i muri come alcuni uomini ubriachi di passaggio e, soprattutto, non abbaiava. E io, invece, lo facevo eccome, soprattutto di notte. Abbaiavo alla luna come un dannato e continuavo per ore, ostinato, fino a quando non si spalancavano le finestre e ne uscivano canne da fucile. Ripensandoci non so perché lo facessi... forse perché la luna mi ricordava la mia Zzzzuuur, una bella lampadina al neon, oppure avevo solo voglia di prendermela con qualcuno. Ero venuto al mondo da randagio e, anche se non me lo aveva mai detto nessuno in modo chiaro e pulito, lo sapevo che sarei rimasto così fino alla fine dei miei giorni. E in quella convinzione mi aggiravo nella periferia di Baltimore popolata da droga, whisky e crimine.

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