28/02/14

Descrizioni del suono per non udenti

di Cristina Taliento

SESTO: Flauto traverso, prima ottava




Questa prima ottava la potete immaginare come un gatto in inverno, con il pelo folto, color lavanda. Occhi affilati, blu notte; occhi che diventano verdi quando passate all'ottava superiore. Il gatto entra nella stanza, fluttuante, morbido. Questa nota è il Do grave. Attraversa la stanza e più si avvicina più la sua grandezza aumenta. Non è questione di prospettiva. L'intensità, il volume del gatto aumentano davvero. E' difficile dire quali siano le sue intenzioni, se, ad esempio, vuole delle carezze o se, al contrario, lo state infastidendo. Lui è là. C'è. La sua presenza ha cambiato la stanza, il mobilio appare mutato. Nonostante il pelo caldo e soffice, l'istinto vi impedisce di abbracciarlo. Preferite rimanere immobili, vicino alla finestra, con il mento basso, alzando talvolta lo sguardo per vedere se si è mosso. E ora si è mosso! Questo è il Re. Ha girato la testa verso di voi. Vi guarda. Siete leggermente intimoriti. Sapete che si tratta di un innocuo gatto domestico, ma il pericolo, questa volta, non sta nell'essere attaccati. Provate una strana riverenza per il gatto, come se qualcosa più grande di voi e del vostro giudizio lottasse con fermezza per insinuarsi nelle vostro respiro. Deglutite, siete in equilibrio tra il non abbassate la guardia e il cedere completamente al fascino del gatto. Quello che non vi fa rilassare del tutto è il sentore che sta accadendo qualcosa di diverso; la consapevolezza che un incantesimo con le sembianze di un felino ha sfiorato una parte di voi a cui, di solito, non avete accesso. Quindi, aspettate. Confidate nella svolta. Confidate nell'arrivo del Mi perchè non reggereste ancora lo sguardo di quel Re di un gatto. E il Mi arriva con un movimento della coda. Lunga, sembra un gambo di sedano flessibile. Questa proprio non ve l'aspettavate. Vi sentite spiazzati e, dopotutto, calmi. Impressionante e inoffensivo. Non è una minaccia, lo sapete, ma vi sta cambiando. Poi il gatto si siede simulando un Fa ben eseguito, sostenuto. Il Re si è seduto, come a voler familiarizzare con voi. Così, respirate, stupiti da quel nuovo tratto di sensibilità dopo l'iniziale autorevolezza. Tuttavia, proprio mentre vorreste mormorare un controllato "micio micio", il gatto fa un Sol pazzesco mettendosi a girare per la stanza. Perciò restate taciturni, lo ammirate in tutta la sua bellezza senza scopo nè desiderio; una bellezza armonica che non vi chiede niente e a cui, peraltro, non potreste dare niente, soltanto ascoltare. 
Il gatto si avvicina a voi e vi guarda dal basso, ma la vostra sensazione è ancora quella che vi stia guardando dall'alto. Questa nota è il La. Di colpo vorreste curvarvi per accarezzarlo. Ma il gatto spalanca le fauci colpito da un gigantesco sbadiglio, mostrandovi la grandezza del Si e, soprattutto, della vostra meraviglia nei confronti del Si. 
E se leggete al contrario, ottenete la scala in decrescendo: Si, La, Sol, Fa, Mi, Re, Do! Il gatto, in questo caso, esce dalla stanza e scompare nel silenzio. Per la descrizione del Silenzio consultare il primo punto delle "Descrizioni del suono per non udenti". 
Arrivederci! Au revoir! Sayonara! Hasta la vista! Sampai Jumpa! Feri bethaula! Do zobaczenia! Ta-ta!

4 commenti:

amanda ha detto...

non alza mai la coda dritta in segno di amicizia sto flauto ;)

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Quelle sono le ottave superiori! MaoooOO!!

Luana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Luana ha detto...

Bellissimo post... davvero... riuscivo a vedere il gatto in tutte le sue movenze e immaginavo il suono delle note del flauto...bello