24/02/17

Lo Studio e Le Onde

di Cristina Taliento

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(Tolido's Expresso Nook, Singapore)


Ansia quieta un mattino d'inverno,
il cielo celeste come la Medicina,
la mia scrivania è un'immensa pianura,
ho una camicia a quadri e grinze,
sempre
   la
 stessa,
e aereoplani di carta,
barchette bianche,
ricordi d'infanzia.
Gli appunti come sono belli,
che bella scrittura...
ma solo io non capisco
quello che leggo?
Nei miei capelli, farfalle.
Ripeto in piedi,
dov'è il mio letto.
Tre tazze vuote, sporche di caffè.
Dov'è la matita.
Dove sono le mie Norvegie psicosomatiche
di cui ora non vedo che orizzonti lontani
e limiti.

E se invece,
sabato
 andassi a respirare il mare
nel posto più vicino,
 da sola?
Quanto disapprendere dovrei,
quanti libri all' incontrario sfogliare,
per ritornare a sentire
le onde, il silenzio del faro,
quel pomeriggio?

3 commenti:

Tomaso ha detto...

Complimenti cara Crestina io direi che è veramente bella questa tua poesia.
Ciao e buon pomeriggio cara amica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso

amanda ha detto...

Nonostante una pila di libri assurdamente più alta di me nella testa, giuro che si torna a sentire il rumore del mare e anche il silenzio, un giorno, magari non proprio i medesimi di quel pomeriggio lì, del resto, non sarebbero più stati gli stessi anche solo un minuto dopo

Il Ballo dei Flamenchi ha detto...

Un cuore a entrambi cari amici, vi voglio bene,
Cristina